Si possono identificare 2 tipologie di immagini digitali: quelle VETTORIALI e quelle SCALARI (dette anche raster).
Le immagini vettoriali (prima immagine) vengono utilizzate specialmente nel disegno geometrico (es. su AUTOCAD), nei loghi e nelle mappe.
Questa immagine viene rappresentata grazie a delle funzioni matematiche. Così facendo ci si può permettere di effettuare uno zoom senza avere dei pixel "sgranati" e di conseguenza senza perdere qualita.
Le immagini scalari (seconda immagine) sono quelle impiegate per le fotografie o per le scansioni, queste immagini sono rappresentate con una MATRICE DI NUMERI (bittmapped).
Per ottenere questa immagine è neccessario trasformare l' immagine analogica in un' insieme di informazioni come la luce e il colore, questa operazione prende il nome di DIGITALIZZAZIONE.
Possiamo dividere l' operazione di digitalizzazione in 2 parti: CAMPIONAMENTO SPAZIALE e QUANTIZZAZIONE.
La prima consiste nel sovrappore virtualmente una griglia di minuscole celle dette picture element (comunemente chiamate PIXEL).
Quella successiva si occupa di associare ad ogni punto un numero il quale corrisponde mediante una tabella (tavolozza) ad un preciso colore.
Assegnando un solo bit per codificare il colore a ciascun pixel abbiamo a disposizione solo 2 valori 0 (bianco) o 1 (nero). Utilizzando 4 bit abbiamo la possibilita di codificare 16 livelli di grigio (2^4), mentre con 8 bit i livelli di grigio salgono a 256 (2^8).
Il metodo RGB (Red Green Blu) utilizza la sintesi adattiva andando a sommare i 3 colori presenti. Ognuno dei 3 colori utilizza 1 byte (8 bit) fornendo così 256 livelli (da 0 a 255)
per il rosso (R), 256 livelli per il verde (G) e altrettanti per il blu (B) per un totale di 24 bit.
In questo modo è possibile rappresentare più di 16,5 milioni di colori.
Questo metodo è indicato per la visualizzazione a schermo e il file ha un peso ridotto del 25% rispetto allo stesso file ma a cui è applicato il metodo CMYK.
Il metodo CMYK (Cyan Magenta Yellow blacK) utilizza la sintesi sottrattiva (questo metodo è utilizzato nelle tipografie dove si stampa più volte lo stesso file sovrapponendo i colori fino ad ottenere
come risultato l' immagine finale)
Questo metodo è indicato per la stampa in alta qualità.
Con il termine PALETTE si intende una gamma di colori (es. la palette di colori di una scheda grafica, piuttosto che quella con i colori disponibili per realizzare un disegno). Normalmente si utilizza una palette di 256 colori (8 bit) riducendo di 2/3 la memoria occupata dato che non si usano più 3 byte per ciascun colore ma soltanto 1.
La TRASPARENZA rende possibile vedere degli elementi grafici posti dietro l' immagine. Esistono 2 tipi di trasparenze:
la TRASPARENZA SEMPLICE dove viene definito trasparente un colore nella palette e la TRASPARENZA PER STRATO ALPHA dove ogni pixel definisce uno strato di
trasparenza (0 - 255).
La compressione lossless si applica a qualunque informazione rappresentata in binario e si basa sul riconoscere le sequenze di bit e il numero di volte che si ripetono, così facendo si può assegnare codifiche più corte
alle sequenze che si ripetono più sovente in modo da risparmiare spazio. Questa tecnica è anche utilizzata da WinZIP e WinRAR.
I formati più diffusi sono: GIF (Graphics Interchange Format), PNG (Portable Network Graphics) e TIFF (Tagged Image File Format).
La compressione lossy si applica ai contenuti multimediali e sfrutta la biologia dei sistemi sensoriali è possibile di conseguenza modificare il file originale per ridurre lo spazio occupato mantenendo
una buona qualità.
I formati più diffusi sono: JPEG (Joint Photographic Expert Group).