La storia della Formula 1 inizia con le prime gare automobilistiche disputate verso la fine del 1800 e divise in due tipi: quelle da città a città (diventeranno successivamente i Rally) e quelle di durata (equivalente della moderna Endurance). Dal 1906 prendono il nome di Gran Premi e negli anni ‘20 si propone in Europa una prima regolamentazione delle gare (Formula Grand Prix). I punti si basavano sulle penalità prese. Il nome Formula 1 è stato adottato solamente nel 1948 con la nascita della Formula 2 precedentemente la categoria era chiamata Formula A. L’ anno successivo si sono scelti 7 GP validi per l’ assegnazione del trofeo, mentre per un campionato piloti si dovrà aspettare il 1950 con il GP di Gran Bretagna.
Con il passare degli anni è possibile vedere un progresso nei motori, dotati di più cilindri e di conseguenza di una cilindrata maggiore, raggiungendo la vetta negli anni '90 dove le monoposto montavano dei motori V12 (12 cilindri a V) con una cilindrata pari 3.500 cc. Successivamente si ha una riduzione del numero di cilindri passando prima al V10 (F2004) poi a un V8. Nel 2014 si è deciso di sostituire il motore V8 aspirato con un motore V6 turbo-ibrido (spiegato nella sezione "l' auto") , tutt' oggi dopo 8 anni si continua ad utilizzare questo tipo di motore. Con il passare degli anni si è anche aumentato il peso minimo della vettura in modo da ridurre un po' le prestazioni nelle curve ed evitare incidenti dovuti ad una scarsa tenuta dell' auto sulla strada. Al giorno d' oggi le monoposto possono avere un massimo di 100 Kg di carburante, in passato era anche possibile rifornire l' auto durante i pit stop ma, in seguito a diversi incidenti è stato vietato il rifornimento in gara.
Le qualifiche si basanso sul giro veloce e vengono stabilite in 3 turni (Q1, Q2 e Q3). Il primo ha una durata di 18 minuti nella quale scendono in pista tutti e 20 i piloti, al termine del tempo accedono al Q2 i primi 15 piloti (eliminando i 5 piloti con i giri veloci più lenti), trascorsi i 15 minuti del Q2 accedono al Q3 i primi 10 piloti. Questo ultimo turno ha una durata di 12 minuti e terminato stabilirà le prime 10 posizioni. Nel Q2 bisogna prestare particolare attenzione all' usura degli pneumatici in quanto saranno quelli con cui si partirà per la gara vera e propria. Nella stagione 2021 sono state introdotte 3 qualifiche sprint nella quale si parte secondo i risultati ottenuti dalle normali qualifiche con Q1, Q2 e Q3. Questa qualifica consiste in una gara di 100 Km che stabilisce con l' ordine di arrivo il rispettivo ordine di partenza per la gara completa.
Osservando una gara di Formula 1 è possibile notare che in alcune situazioni i commissari sventolino delle bandiere. La bandiera blu serve per indicare ai piloti che sono doppiati (superati in precedenza e nuovamente dietro di loro) e di conseguenza devono spostarsi per agevolare il sorpasso. La bandiera gialla viene sventolata in un settore dove si vuole vietare momentaneamente il sorpasso, questo si verifica quando ci sono dei detriti sulla pista o in seguito ad un incidente. Nel caso servisse compattare la fila di auto per far sì che si possa pulire il circuito o far passare gli autocarri per la rimozione di una monoposto incidentata tra un giro e l' altro entra in gioco la Safety Car una vettura sportiva (generalmente una Mercedes AMG o una Aston Martin) dotata di lampeggianti che si inserisce in testa e "rallenta" le auto compattandole. In certi casi viene usata la VSC (Virtual Safety Car) comporta le stesse restrizioni della s.c. ma senza la presenza fisica della vettura in pista. Nel caso in cui ci siano condizioni atmosferiche tali da impedire lo svolgimento della gara o in seguito ad un brutto incidente viene esposta La bandiera rossa per indicare ai piloti di ritornare ai box. La bandiera verde serve ad indicare che è cessato il pericolo verificatosi in precedenza. La bandiera nera (usata molto raramente) viene esposta vicino ad un cartello con il numero del pilota e ne indica la squalifica in seguito ad una penalità ignorata o in seguito a non aver rispettato ripetutamente i limiti della pista.